Arriva a Roma il 14esimo Congresso nazionale degli oculisti AIMO

Dalle ultime novità nella chirurgia oftalmoplastica e del glaucoma alle nuove opportunità per i pazienti affetti da maculopatie o da patologie della cornea, come il cheratocono. Dal rischio clinico all’etica medica e alla chirurgia refrattiva della cataratta, passando per la sindrome dell’occhio secco, che rappresenta ad oggi una delle principali cause di ricorso a visita medica dell’oculista, fino alla gestione medica e chirurgica delle uveiti pediatriche. E ancora: dalla responsabilità professionale, in particolare in relazione all’utilizzo di nuove tecnologie, con gli interventi di esperti in medicina legale, al tema dei costi associati al reperimento, banking e distribuzione di tessuti oculari per trapianti, discussi da rappresentanti del Centro Nazionale Trapianti e del Comitato scientifico della Società Italiana Banche degli Occhi.

Spazio, inoltre, ai cambiamenti ormonali legati all’età (come la menopausa, l’ovaio policistico, le terapie ormonali sostitutive o le malattie oncologiche senologiche, andrologiche eginecologiche) che compromettono l’equilibrio della superficie oculare. E infine uno sguardo alla chirurgia estetica del volto, con le più avanzate tecniche per la miglior riuscita della blefaroplastica superiore ed inferiore e alle corrette tecniche iniettive per l’utilizzo, sempre a scopo estetico, della tossina botulinica.

Di questo, ma anche di molto altro, si discuterà in occasione del 14esimo Congresso Nazionale AIMO (Associazione Italiana Medici Oculisti) che, per il secondo anno consecutivo organizzato in collaborazione con SISO (Società Italiana di Scienze Oftalmologiche), si svolgerà a Roma dal 16 al 18 novembre presso il Palazzo dei Congressi dell’Eur (Piazza John Kennedy, 1).

All’evento sono attesi oltre 2.000 partecipanti, tra oculisti, medici specializzandi ed esperti provenienti da tutta Italia, che potranno prendere parte a numerosi incontri, simposi, tavole rotonde, sessioni e corsi incentrati sulle attuali tematiche di maggior interesse dell’oftalmologia italiana ma anche internazionale. “Ogni anno il nostro Congresso Nazionale si arricchisce sempre di più, anche grazie alla preziosa collaborazione degli oculisti SISO”, fa sapere la presidente di AIMO, la dottoressa Alessandra Balestrazzi.

Anche per questa edizione ci aspettano a Roma tre giornate ricche di appuntamenti, con un programma vastissimo pensato e strutturato per non lasciare indietro nessuna tematica inerente al mondo dell’oftalmologia.

I TEMI
Sono tanti gli argomenti che verranno trattati da oculisti ed esperti del settore, da quelli più tradizionali ai più innovativi. Penso, solo per fare qualche esempio, alle sessioni dedicate alla gestione del paziente glaucomatoso o con retinopatia diabetica sul territorio, alla luce del DM 77, oppure a quelle rivolte ai ‘grandi’ temi dell’oculistica come il glaucoma e le maculopatie, senza dimenticare patologie come la cataratta e la miopia. Una interessante novità introdotta nel programma, poi, riguarda alcuni simposi specifici sulla ‘superficie oculare al femminile’, durante i quali si discuterà sul ruolo degli ormoni sessuali sulla salute degli occhi della donna”.

Il programma del Congresso, però, non si esaurisce qui e gli oculisti AIMO ripropongono i loro due ‘fiori all’occhiello’: il primo, è ‘AIMO va alla ricerca’, una sorta di evento nell’evento, un’occasione per dare risalto e far presentare direttamente agli specializzandi i lavori di ricerca svolti nell’ultimo anno e pubblicati su importanti riviste scientifiche internazionali; il secondo, invece, è ‘AIMO Academy’, che anche quest’anno coinvolgerà giovani e formati chirurghi in un corso per favorire un confronto fra colleghi e un approfondimento, in particolare sulla chirurgia del segmento anteriore.

“Come ogni anno- ricorda quindi il dottor Luca Menabuoni, referente del rapporto con le istituzioni di AIMO- sarà consegnato il ‘Premio AIMO’, riconoscimento che il nostro direttivo assegna all’unanimità all’oculista che si è contraddistinto a livello scientifico, ma anche umano, nel suo operato. Dopo gli illustri colleghi del passato, quest’anno il premio andrà al dottor Marco Borgioli, un vero ‘signore’ dell’oftalmologia. Ricorderemo poi il caro Roberto Belardinelli, amico sincero di tutti noi. La sua assenza sarà quest’anno un vuoto incolmabile: solo il suo immancabile ottimismo e la sua grande volontà di andare avanti- conclude Menabuoni- ci ha confortato e spinto a fare sempre meglio”.

Fonte: dire.it

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